“Per tanti potrà sembrare impossibile, come svuotare l’Oceano con un cucchiaino”
Alcuni giornali cominciano così parlando di lei Elisa Fangareggi, mamma di tre bambini, modenese, avvocato, una giovane donna che da mesi fa la staffetta tra l’Italia e la Siria per aiutare i profughi che scappano dalla guerra…si, perché la situazione di conflitto in Siria è ogni giorno più grave e gli sfollati sono ormai migliaia.
Tutto comincia quando un suo amico siriano, di Aleppo, la contatta a marzo 2011 spiegandole che sta fuggendo da casa sua, a seguito del conflitto tra le forze di Assad e l’opposizione.
Elisa si avvicina al dramma in corso in Siria iniziando a portare aiuti, inizialmente alle conoscenze del suo amico, fino a far diventare questa esperienza una vera missione.
“Varcare il confine è un’esperienza estremamente impegnativa. Ci sono madri disperate, orfani appena nati che non possono essere allattati da nessuno perché lì ormai tutti sono denutriti, bambini che hanno fame e muoiono tutte le notti per il freddo, bambini con i piedi marci e putrefatti perché stanno tutto il giorno in mezzo al fango e all’acqua con i piedini nudi”.
Elisa, con alcuni amici ha fondato il gruppo “Time4Life” e attraverso il passaparola riesce a raccogliere medicinali, latte in polvere, cibo e vestiti; il tutto è portato dai volontari fino al confine turco, nella speranza di superare la dogana.
E fino ad oggi ci sono sempre riusciti proprio perché sono un semplice gruppo di persone e non un’associazione umanitaria: “Il regime ha il compito di AFFAMARE la gente, le associazioni umanitarie sono bandite…” questo racconta Elisa.
Si recano in Siria periodicamente portando, oltre al materiale raccolto, anche personale sanitario (ultimo partito con loro un dentista di Modena) e volontari pronti a dare una mano.
Sono arrivati fino al campo di Azaz, ad oggi campo da 11.000 profughi, crocevia sulla strada che porta dalla Turchia ad Aleppo, fermandosi sia nei campi profughi che nelle città e nei paesi devastati dalla guerra, dove nessuna associazione arriva.
Sono quasi 2 anni che va avanti il conflitto in Siria, le vittime superano i 60.000 e i rifugiati sono oltre i 760.000. I media non ne parlano ma questa è un’emergenza umanitaria di dimensioni enormi.
In questo momento l’emergenza è sia in ambito alimentare che sanitario, i profughi aumentano, le persone che restano senza casa a causa dei bombardamenti selvaggi crescono in modo esponenziale.
Ora la precedenza assoluta è data al latte in polvere e agli integratori alimentari, vitaminici e proteici.
Cosa si può fare concretamente per aiutare Elisa nella sua missione?
Elisa ci indica che chiunque voglia aiutare ha tre modi per farlo:
1) Partire con loro (prossimo viaggio dal 15 al 17 febbraio); cercano volontari disposti a portare aiuti in territorio turco o siriano, sono sufficienti tre giorni, uno per andare uno per consegnare e uno per rientrare in Italia.
2) Raccogliere latte in polvere e medicinali, contattarla per farglieli reperire o spedirli a suo suocero: Gianni Natali via costituzione 18, 41032 Cavezzo (MO).
3) Fare una ricarica postepay in posta o in tabaccheria al costo di 1 euro sulla carta n. 4023 6006 3872 0286 intestata a Fangareggi Elisa codice fiscale FNGLSE80S46B819E.
Con i contributi economici il latte e i medicinali vengono acquistati direttamente in Turchia, risparmiando così sul prezzo dei prodotti e sulle spese di trasporto.
Trovate su Facebook il gruppo Time4Life, datene più che mai diffusione:
https://www.facebook.com/groups/467656519957663
Ad oggi ci sono oltre 1.000 iscritti da tutto il mondo e tutti stanno dando in qualche modo una mano.
Troverete tante foto che testimoniano il lavoro di Elisa e degli altri volontari ma anche foto drammatiche per aprire gli occhi a tutti di che cosa vuol dire la guerra e dell’orrore che provoca…abbiamo tutti la possibilità con poco di aiutare FACCIAMOLO!
Se volete contattare il gruppo via mail questo è l’indirizzo: time4lifesiria@gmail.com.
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