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Come arricchire il linguaggio del bambino, ecco un giocoso suggerimento!

Buongiorno Dottoressa,
volevo chiederle dei suggerimenti su delle attività da svolgere con mio figlio di 7 anni per abituarlo ad utilizzare più parole quando si esprime. Le spiego: sono stata al colloquio con le maestre e mi hanno raccontato che, pur non avendo difficoltà negli apprendimenti scolastici, lui parla pochissimo se interpellato. Oppure utilizza termini un po’ troppo semplici in confronto agli altri compagni, come se fosse un bambino più piccolo. Noi in famiglia cerchiamo di stimolarlo, ma con scarsi risultati.

Avvicinandosi il periodo estivo, volevo approfittare di quei mesi per ‘rinforzare’ un po’ questa sua carenza. Esistono degli esercizi o meglio ancora dei giochi (non ama molto leggere) da fare insieme per aiutarlo? Grazie mille!

Risponde la dottoressa Roio…

Buongiorno,
per l’arricchimento lessicale di un bambino in età scolare è certamente consigliata la lettura. Magari provate ad avvicinarlo a questa attività poco apprezzata con dei fumetti: in questo caso la ricca presenza di immagini permette al bambino di sperimentare una lettura più fluida e soddisfacente.

Per quanto riguarda i mesi estivi esistono diversi giochi adatti alle vacanze che permettono un rinforzo del vocabolario linguistico del bambino senza essere visti come dei compiti o dei veri e propri esercizi.

Ad esempio, un gioco tipico da fare al mare è l‘impiccato sulla sabbia: pur essendo un gioco ‘anziano’ (chi di voi non lo conosce?) permette di imparare termini nuovi divertendosi.

Conviene iniziare con parole corte e di uso comune (specialmente se il bambino ha cominciato a leggere da poco) per poi rendere il gioco più interessante utilizzando parole più lunghe e complesse.

Per chi non lo conoscesse bene: si traccia sulla sabbia un patibolo stilizzato a cui si aggiungono le parti del corpo dell’impiccato (testa, corpo, braccia, gambe) ogni volta che l’altro giocatore non indovina una lettera presente nella parola misteriosa (sulla sabbia si tracciano delle croci per le vocali e dei trattini per le consonanti).

Il bambino per vincere deve indovinare la parola prima che il corpo dell’impiccato venga completato, aiutandosi con le lettere trovate.

Un’altra attività vacanziera potrebbe essere il gioco degli indovinelli a punti: data una definizione bisogna indovinare la parola e poi scambiarsi i ruoli (in questo modo il bambino deve anche imparare a descrivere le cose e non solo a denominarle correttamente).

E poi ancora potreste fare il cosiddetto gioco “nomi, cose, città”: per vincere è necessario scovare parole sempre nuove per ogni categoria semantica considerata (meglio partire da categorie semplici come animali, frutta, colori).

Ciascun giocatore ha una griglia con diverse categorie lessicali da compilare: si estrae una lettera e bisogna scrivere sotto ogni categoria almeno una parola che cominci con quella lettera. Vince chi trova il maggior numero di parole originali (se la stessa parola è stata scritta anche da un altro giocatore si annulla).

Infine voglio consigliarvi un gioco di società che ho scoperto solo di recente, ma è davvero utilissimo per imparare parole nuove. Il gioco si chiama Passa la bomba versione Junior (adatta ai bambini dai 5 anni in su) ed è facilmente reperibile anche su Amazon qui il link: http://amzn.to/2ttWy3K.

Il gioco è costituito da numerose carte che raffigurano scene di ambienti o situazioni comuni (in cucina, al cinema, alla festa di compleanno…) e da una bomba giocattolo (un timer) che ‘esplode’ con un tempo variabile tra i 10 e i 60 secondi.

I giocatori, passandosi la bomba, devono denominare una parola attinente all’immagine presente sulla carta il più velocemente possibile perché non si sa quando la bomba scoppierà. Il giocatore a cui ‘esplode’ la bomba in mano deve prendere la carta come penalità; vince, quindi, chi a fine partita possiede il minor numero di carte.

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Il gioco è molto coinvolgente e il bambino è stimolato a cercare sempre più parole inutilizzate per andare avanti e sperare di vincere…come si dice: quando l’apprendimento passa dal divertimento!

Se a settembre ancora i miglioramenti si facessero attendere, vi consiglierei allora di eseguire una visita specialistica dal logopedista per verificare che non vi siano delle difficoltà linguistiche sottostanti, magari risolvibili con sedute di terapia logopedica specifica e mirata.

Se avete un dubbio da chiarire e volete fare anche voi una domanda alla nostra logopedista scrivete a info@modenabimbi.it.

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Dott.ssa Maria Giovanna Roio Logopedista

Cell: 340 9974500 Web: www.logopediamo.it www.facebook.it/logopedistaModena