Nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata allo sviluppo del linguaggio dei bambini.
Oggi parliamo con la dottoressa Maria Giovanna Roio, logopedista, dei difetti di pronuncia della lettera R e di come intervenire per risolverli.
Buongiorno Dottoressa, desideravo sapere se a 5 anni e mezzo è possibile correggere la pronuncia della lettera R: mia figlia in alcune parole non la dice e in altre si sente la ‘R moscia’.
Ho paura che quando andrà alla scuola elementare possa essere presa in giro da altri bambini… È possibile intervenire o è meglio aspettare secondo lei? Grazie per la sua risposta.
Risponde la dottoressa Roio
Buongiorno, prima di tutto le consiglierei di effettuare una visita logopedica per determinare se questa ‘R moscia’ è di tipo posteriore o anteriore, a seconda che la vibrazione sia presente alla base o all’apice della lingua.
Nel caso si tratti di una R uvulare (altrimenti detta “alla francese”) suggerirei di intervenire tempestivamente per evitare l’instaurarsi di un meccanismo articolatorio errato, che poi difficilmente sarà possibile correggere spontaneamente con la crescita.
Alcune volte il bambino fa vibrare la parte posteriore della lingua (anziché quella anteriore) perché non riesce a sollevarne adeguatamente la punta: ciò può essere la conseguenza di una lingua ipotonica (‘poco allenata’) o di un frenulo linguale corto.
In tali casi diviene fondamentale occuparsi innanzitutto della muscolatura linguale, altrimenti l’impostazione del fonema /r/ corretto potrebbe rivelarsi inefficace.
Altre volte il bambino impara la R per emulazione: magari in casa o a scuola frequenta qualcuno che ha lo stesso tipo di difetto di pronuncia (detto rotacismo).
Nel caso si tratti di una R monovibrante il bambino riesce ad elevare la punta della lingua verso il palato anteriore: il problema è dato dalla scarsa vibrazione dell’apice linguale, per cui la R potrebbe essere distorta, assomigliando vagamente ad una L o ad una V (ad esempio: LANA/VANA invece di RANA).
In tale caso è possibile accelerare la comparsa della vibrazione anteriore con alcuni esercizi specifici di logopedia che prevedono anche un allenamento della motricità linguale, requisito fondamentale per un migliore controllo della lingua nell’impostazione dell’articolazione corretta.
Quando si assiste poi ad un’omissione sistematica del fonema /r/ nelle varie parole (ad esempio: TONO per TRONO, CATA per CARTA) conviene intervenire al più presto soprattutto in vista dell’ingresso alla scuola primaria: questa difficoltà potrebbe avere ripercussioni negative sull’apprendimento della lettura e della scrittura.
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Articolo a cura della Dott.ssa Maria Giovanna Roio Logopedista in Modena
Cell: 340 9974500 Web: www.logopediamo.it
Per domande potete scrivere a info@modenabimbi.it