Il trattamento riabilitativo logopedico viene richiesto anche nella terapia della disfonia disfunzionale infantile, turba della funzione vocale durante la quale uno o più parametri della voce del bambino/a risultano alterati, in particolar modo il timbro diviene più grave e rauco.

Questo tipo di disfonia si presenta maggiormente nei “vivaci urlatori” maschi, verso i 6 anni. Può tuttavia comparire precocemente intorno ai 3 anni, in quanto la causa prima di tale disturbo è lo sforzo vocale, evidente anche in bambini di pochi mesi.

Solitamente, l’attenzione degli adulti si concentra su che cosa il bambino dice e non su come lo dice, tanto che il problema della voce risulta essere sottovalutato.

L’abuso o il cattivo uso della voce, come grida ed urli ripetuti e prolungati, causano nell’immediato abbassamenti di voce. Con il passare del tempo però, se trascurati o fatti passare inosservati, possono portare alla formazione di lesioni organiche secondarie delle corde vocali come ad esempio noduli, polipi, edemi.

La disfonia disfunzionale infantile generalmente si sviluppa in maniera progressiva, con episodi della durata di pochi giorni alternati a settimane di voce normale, fino ad arrivare ad un’ alterazione costante e a tutto ciò che ne consegue.

La situazione potrebbe essere aggravata ulteriormente da un meccanismo di respirazione non adeguato, da una postura del bambino scorretta, dall’esposizione di agenti irritanti come il fumo di sigaretta passivo o infiammazioni a carico delle prime vie aeree.

La rieducazione logopedica in casi di disfonia disfunzionale infantile è molto efficace, caratterizzata da cicli di al massimo 15 sedute bisettimanali, in cui si svolgono esercizi di rilassamento , di controllo del soffio, di postura e dell’emissione vocale. Lo scopo ultimo è l’eliminazione delle abitudini familiari e scolastiche che concorrono a favorire nel bambino un uso scorretto della voce.

Il trattamento si sviluppa su due fronti: una fase prettamente tecnica rivolta al bambino e una fase di counseling rivolta ai genitori, dal quale emergono le sue specifiche caratteristiche emotivo-relazionali-comportamentali.

Una volta appresa la corretta tecnica vocale si potrà insegnare al bambino anche ad urlare: non potendo impedire a un bambino di urlare, lo si deve mettere nelle condizioni di poterlo fare correttamente in caso di necessità, senza rischi di affaticamento vocale o recidiva dei disturbi.

In questi casi, come in tanti altri, l’elemento fondamentale della riuscita della rieducazione è la motivazione del bambino, il suo coinvolgimento e farlo sentire soggetto attivo nella cura della propria voce.

Libro consigliato:

a cura della dottoressa Valeria Pacchioni

 

Dott.ssa Valeria Pacchioni, laureata in Logoterapia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.