I viaggi di Gulliver
Una saga avvincente e piena di sorprese, realizzata con una particolare tecnica cinematografica che ridimensionerà e ingrandirà dal vivo gli attori in scena, dando vita a effetti speciali davvero mozzafiato.
Gulliver si imbarca come medico di bordo e salpa da Bristol il 4 maggio 1699, ma dopo una tempesta si trova prigioniero di uomini alti quindici centimetri, abitanti dell’isola di Lilliput, che prima lo accolgono con calore poi lo rifiutano con disprezzo. Gulliver decide allora di scappare: la fortuna vuole che una scialuppa di dimensioni adatte a lui arrivi sulle coste dell’isola e gli consenta di fare ritorno a casa. Tornato in mare, è nuovamente naufrago, ma questa volta approda sull’isola di Brobdingnag, catturato da un contadino alto ventidue metri. L’isola è infatti abitata dai giganti, e qui Gulliver passa dal diventare un’attrazione da circo a essere scambiato per un giocattolo, fino a diventare consigliere del Re. Nel corso di un viaggio in mare, la scatola nella quale il Re custodiva Gulliver viene ghermita da un’aquila gigante e quindi abbandonata alle onde. Sarà una nave di passaggio a salvarlo e portarlo per la seconda volta a casa. Una storia che induce lo spettatore a porsi nei panni dell’altro, a mettere in dubbio talvolta le ragioni della mente in favore delle ragioni del cuore. Lo spettacolo è opportunamente adattato con freschezza e duttilità e, grazie a un linguaggio semplice, è comprensibile anche ai più giovani nonostante i temi tocchino, tra gli altri, ambiti filosofici e politici.
CURIOSITÀ
I viaggi di Gulliver è un romanzo organizzato secondo una struttura molto semplice, che si ripete analogamente per quattro volte, una per ogni viaggio. In ciascuna delle quattro parti assistiamo all’ingresso del protagonista in una società e in un mondo fantastico e sconosciuto, a cui segue la descrizione dei tentativi, sempre comici e fallimentari, di adattamento al nuovo ambiente. Swift sembra essere molto chiaro: in ogni caso il risultato si rivela essere fallimentare. A prima vista, ciò si spiega con la struttura stessa di queste società: i Lillipuziani, per quanto generosi, hanno un’indole da guerrafondai e sono profondamente divisi al loro interno da odi e meschinità, che si manifestano in particolar modo nell’ambiente di corte. Né le cose vanno meglio con i giganti Brobdingnag: la vita presso di loro è evidentemente impossibile per Gulliver, poiché elevano al cubo tutti i difetti umani (anche quelli di natura fisica), trattando per giunta il protagonista come un oggetto di divertimento.
SPETTACOLO ADATTO A PARTIRE DAI 4 ANNI DI ETÀ
PREZZO UNICO ADULTI E BAMBINI 10€
Biglietteria
Data e ora
30 Marzo @ 17:00
Organizzatore
Teatro Michelangelo
Dove
Teatro Michelangelo
Via Giardini 257
Modena
Costo
€10